Il parco dei principi ultrà
Nazisti contro anarchici La violenza agita da anni la tifoseria del Psg: undici gruppi ultras e due curve in guerra
Nessun altro stadio rispecchia meglio le divisioni e le folli declinazioni del tifo francese. Il Parco dei principi di Parigi, due curve, due visioni violente del calcio. Da una parte i fascisti, dall'altra gli anarchici, uniti dall'amore per il Paris Saint Germain, divisi da odio cieco e reciproco. Le curve della reggia del Psg ospitano in tutto undici gruppi di tifosi. La più antica è quella dei Boulogne Boys, associazione ufficiale di mille membri circa, under 30, fondata nel 1985. Alla fine degli Anni '80, i Boulogne erano già i tifosi più fedeli e i più violenti. Al loro interno agivano un centinaio di naziskin che prima presero di mira i tifosi avversari, poi i neri, poi gli arabi, poi gli ebrei, e alla fine i supporter del Psg di altra ispirazione politica.
«Fanno paura a tutti - spiega oggi un ex dirigente del club che preferisce restare anonimo -
polizia, dirigenti, giornalisti. Rappresentano un vero contropotere». Attorno ai Boulogne gravitano gruppi minori, ma altrettanto violenti e tutti di estrema destra: dai Rangers Paris, un centinaio di hooligan quarantenni della prima ora, ai Tribune R1, 30 teppisti fuorusciti dall'ex Commando Pirates Paris, sciolto nel '94 dopo il pestaggio di un celerino, passando per gli ultranazionalisti della Tribune R2 - adepti del saluto nazista e dei cori scimmieschi e insulti razzisti per i calciatori di colore anche del Psg - ai 200 ultrà dei Gravoche de Paris, fino alla cinquantina di membri dei Casual Firm Paris, trentenni, ultraviolenti: picchiano per piacere.
La spirale di odio è degenerata in guerra fratricida con la nascita nel 1993 dei Mystic Tigris, supporter di origine maghrebina, portoghese e antillese. L'associazione, non ufficiale e sciolta la scorsa estate, si impossessò della curva Auteuil, di solito riservata ai tifosi ospiti, diametralmente opposta alla Boulogne. Un'opposizione non solo architettonica. Anche gli steward ormai fanno da spartiacque: bianchi da un parte, neri e arabi dall'altra. Questione di sicurezza. Allora proprietaria, Canal+ vedeva di buon occhio il nuovo gruppo di 500 membri che controbilanciava canti nazionalisti e svastiche della Boulogne. Lo stampo anarchico dei Mystic però non fece che accelerare la contrapposizione per il controllo dello stadio parigino. Alla Auteuil fanno riferimento anche i Supras Auteuil, 400 supporter black-blanc-beur, ai ferri corti con i Kar Sud, una quarantina di indipendenti originari della banlieue nord di Parigi, malvisti anche dagli Authentiks, 200 ultrà under 25, e i Lutèce Falco, trentenni, non violenti, almeno ufficialmente.
Nel 2003, i Mystic festeggiano il decimo anniversario con uno striscione senza equivoci:
«Il futuro ci appartiene». Un affronto per i Boulogne. Ma la guerra è rinviata di un anno e mezzo grazie al pugno di ferro del direttore della sicurezza dello stadio, licenziato nel maggio 2005 in seguito alla pressione dei gruppi ultrà Boulogne e Auteuil, uniti per togliere di mezzo il comune avversario: striscioni di contestazione, scioperi del tifo, procedure giudiziarie controla società. Eliminato l'ostacolo, inizia la guerra. Al Parc de Princes, dentro e fuori, in trasferta, guerriglia negli stadi del resto del paese, nelle aree di servizio lungo le autostrade. Feriti, aggressioni, insulti, arresti, tafferugli sistematici con le forze dell'ordine, prese di mira da tutti. Un'escalation che culmina il 23 novembre scorso, dopo una partita di Coppa Uefa, quando un poliziotto di colore spara per salvare dal linciaggio un tifoso, ebreo, francese, dell'Hapoel Tel Aviv, aggredito da una banda di teppisti: un hooligan dei Boulogne muore, un altro rimane ferito gravemente. Il governo allora approva un pacchetto radicale antihooliganismo che include la chiusura parziale della curva Boulogne fino al 27 gennaio. Il Psg perde 2 milioni di euro di incassi. E' il prezzo della tregua.
Calma apparente. Domenica, la polizia a Marsiglia ha arrestato per insubordinazione e violenza due tifosi del Psg: il presidente dei Lutèce Falco e un membro dei Boulogne Boys. Sotto la cenere, cova ancora la brace dell'odio.
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