Riti e record per l’Inter
Dopo la dodicesima vittoria consecutiva e la fine del girone d’andata, la squadra di Mancini s’interroga su un campionato quasi ammazzato. E sugli ipotetici sgambetti del turno primaverile di Champions League
In un'epoca premarketing Helenio Herrera aveva coniato la frase Taca la bala. Un'esortazione irresistibile pronunciata durante gli allenamenti e nel corso delle partite. Una frase fortunata, sempre ripresa, divenuta anche titolo di uno spettacolo teatrale sul calcio. Un tormentone, si direbbe oggi. Un tormentone che sembra spronare la squadra nerazzurra che ha archiviato il record di vittorie consecutive in campionato. Ma, alla frase di Moratti riportata da un giornalista Mancini replica
«Moratti mi ha paragonato ad Herrera? È un paragone che non si può fare, Herrera è un mito, non parliamo di queste cose». Infatti si parla d'altro. Per esempio del contratto dello stesso allenatore che dice
«Il rinnovo del contratto con l'Inter? Non è una formalità. Adesso ci sono altre priorità. Ma non c'è nessun problema, non è importante stringere ora. Fra me e il presidente c'è una serenità totale». Replica Moratti
«Mancini dice una cosa verissima. Il rinnovo del contratto è una cosa seria, che si fa con un progetto. Siccome io non vedo difficoltà, nè da parte mia, nè da parte sua, sia nel progetto, che nel rinnovo del contratto, non sono per niente preoccupato». Solo questione di tempo aggiunge
«Sì, effettivamente non abbiamo avuto tempo. Quando avevo tempo io, non l'aveva lui e viceversa». Ma gli inzaccheratori sguazzano su queste cose. Totosì, sito straniero, dà infatti le quote del prossimo allenatore dell'Inter. Mancini è dato a 1,15, quindi molto probabile, ma spunta anche Eriksson dato a 6,5, Mourinho a 10, Capello a 20, poi si prosegue nel fantacalcio con Rafa Benitez a 20, Lippi a 150, Guidolin a 600, chiunque altro, come puntata onnicomprensiva, è dato a 10. Roba da puntare 10 euro su Guidolin che se mai diventasse allenatore dell'Inter porterebbe allo scommettitore 6mila euro. Non male.
Sempre per rimanere nell'ambito delle quote degli scommettitori è invece sconsigliato vivamente giocare sull'Inter scudettata. Qui è la Snai a dare i numeri. Giocare un euro sull'Inter vincitrice del campionato porterebbe solo tre centesimi di guadagno. Una miseria. La Roma è data a 8 e il Palermo a 80, tutte le altre sono date a 300. Certo, dicono i maligni, questo è un campionato senza la Juventus. Vero, ma le altre squadre ci sono tutte e tutte disposte a fare un dispetto al temporaneo strapotere nerazzurro. Alle insinuazioni di sponda rossonera replica Moratti che dice
«I campionati anomali erano gli altri, questo è regolare, quelli erano truccati. E comunque la penalizzazione del Milan non è che sia stata di 28 punti, loro erano in corsa».
Se le quote scommesse non hanno dubbi sulla vittoria finale dell'Inter, in casa nerazzurra giustamente si rimane coi piedi per terra. Manca un intero girone di ritorno. Non si tratta solo di scaramanzia ma di buon senso. Di fronte alle Iene scatenate con tutto l'armamentario iettatorio composto da gatti neri, adesivi col 17, scale da percorrere come forche caudine, lo staff interista ha risposto con ironia prestandosi al gioco. Perché tale era. Ma quando Mancini sente parlare di scudetto assegnato consente a Ilaria D'Amico di fare sfoggio di cultura. Perché lui di fronte a quell'affermazione fa scorrere la mano verso le parti basse, ma lei non definisce il gesto come esorcismo volto all'allontanamento del malocchio, utilizza invece un sinonimo molto più colto: gesto apotropaico dell'allenatore dell'Inter.
Sul piano interno il coro è unanime, solo l'Inter può perdere contro se stessa. Più complicata la faccenda a livello europeo. In Champions l'Inter tritatutto del campionato è partita con due stecche clamorose. Poi ha rimediato piazzandosi seconda nel suo girone. Così ora deve affrontare la squadra più in forma della Liga spagnola: il Valencia. Un ostacolo decisamente superabile da parte di una squadra che vuole andare avanti il più possibile. Ma comunque un ostacolo da prendere con le molle. Anche per la Champions vengono in soccorso le quote Snai. Barcellona e Chelsea sono le squadre favorite per la massima competizione europea, gli spagnoli sono dati a 3,60 gli inglesi a 4. Meritatamente terzo nei pronostici è il Lione quotato 7,5, mentre l'Inter è solo quarta a 8, esattamente come il Manchester United. Più distanziato il Milan dato a 10, ancora più lontana la Roma quotata 25. Ma questi sono numeri che non contano, quel che conta è che il taca la bala di Herrera continui a essere l'imperativo in casa nerazzurra.
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