Lo scandalo dei prosciutti
«Dove posso trovare una sciarpa da trasferta con i colori di West Ham e Palermo?».
«Non credo che esistano. Per i colori del Palermo prova a fregare un foulard a tua madre o a tua sorella».
«Ma che maglia ha il Palermo?». «Rosa». «Che colore da froci».
Ecco, un bel po' di post sui forum dei tifosi del West Ham prima della sfida persa contro il Palermo erano di questo tono. Non mancava qualche riferimento ai
"mafia boys", ma credo più per mancanza di riferimenti storico-calcistici dei rosanero, che altro. Invece ha fatto scandalo una maglietta-scandalo, rosso porpora con la scritta
"The Hammers vs. The Mafia", e il lettering del Padrino. Una t-shirt celebrativa da bancarella. In vendita fuori dallo stadio a Londra. Non ufficiale. Pochissimo visibile.
«Non l'ho vista», leggo in un post di un tifoso del West Ham. E poi: «Mi sembrava un tipico esempio di umorismo cockney ma non credo che gli italiani l'abbiano presa bene. Non indossatela se andate a Palermo!». E nemmeno a Londra, aggiungo, se è vero quel che si dice sui prossimi segreti padroni del West Ham, capitanati da un multimiliardario russo che iniziò la sua carriera tra gli oligarchi dell'autodefinita "Famiglia" ai tempi di Yeltsin.
Nel pomeriggio prima della partita la foto della stessa maglietta apriva un folle dibattito calcistico su Indymedia, che cominciava con un'invettiva contro
«i soliti inglesi stronzi razzisti» e si infilava in un bizantino conteggio dei fasci attualmente presenti nella curva del West Ham e in quella del Palermo. Sullo sfondo si contavano gli altri incidenti internazionali nei quali il club siciliano è stato coinvolto. Per esempio, all'inizio dell'anno lo Slavia Praga aveva annunciato una partita di Coppa contro il Palermo con un manifesto che strillava: Kosa Nostra.
«Kosa, nella nostra lingua - spiegò imbarazzato un dirigente del club ceco -
significa freddo. Volevamo solo spingere i tifosi ad andare allo stadio nonostante le condizioni climatiche». Invece l'allenatore del Chelsea Mourinho paragonò una trasferta a Oporto (sua ex squadra) a un viaggio nel capoluogo siciliano:
«Che fai, 5-6 guardie del corpo non te le porti dietro?».
Maliziosamente, qualcuno ci avrà aggiunto il ricordo dello striscione filomafioso apparso nella curva del Palermo il 22 dicembre 2002, durante una partita con l'Ascoli. Diceva:
«Uniti contro il 41 bis. Berlusconi hai abbandonato la Sicilia». E una notizia della scorsa estate, quando si vendettero con scalpore, in un negozio di Palermo, delle t-shirt con su scritto
"Mafia-Made in Italy". E non sono mancate, anche ieri, le doverose proteste dei politici siciliani, da Totò Cuffaro in su. Ma pure le richieste di scuse ufficiali all'incolpevole (credo) club inglese. Io, a conti fatti, starei con la placida rivincita di certi anonimi tifosi palermitani che zitti zitti hanno invaso un forum dei tifosi del West Ham. Chiamandoli
«Prosciutti dell'Ovest», come da traduzione italiana. Uno a zero, prendi e porta a casa. Altrochè.
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