Stadi
violenti...
La Camera ha cancellato la “quasi flagranza” per l’arresto dei teppisti e il presidente della Lega Carraro si è appellato ai senatori per ripristinare il vecchio testo. Il sottosegretario allo Sport ha detto che va bene così. Il Senato si accinge a riprendere in esame il Decreto Legge contro la violenza negli stadi a seguito delle modifiche apportate alla Camera dei deputati. Uno di questi emendamenti in pratica, vanifica l’articolo che estendeva la flagranza, con possibilità di aresto dei responsabili di atti di grave teppismo anche nelle 48 ore successive ai fatti accertati. La quasi flagranza è stata così cancellata a sorpresa dalla Camera. Il passo indietro ha provocato un certo disorientamento nell’opinione pubblica ed i mass media si sono fatti interpreti di questo sconcerto. Infatti, il decreto, nella vecchia formulazione, aveva prodotto nele prime sei giornate di campionato risultati eccezionali, con una notevole diminuzione degli incidenti rispetto allo stesso periodo del decorso campionato.
A tal riguardo, mi preme far rilevare che da un più attento esame dell’emendamento approvato alla Camera e proposto dall’on. Ghedini, si evince che l’articolato non si ispira né al lassismo né al buonismo. In effetti, è tutt’altro che fondato il pericolo che una volta in vigore la legge emendata i teppisti possano riprendere in mano mazze e ..motorini a rischio zero. Al contrario, il Decreto legge, così come emendata dalla Camera dei deputati e dal Senato, risulta pienamente corrispondente agli obiettivi di tutela della collettività nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.
Si consentirà alla Polizia giudiziaria di provvedere al fermo degli indiziati, senza limiti di tempo prima previsti, e quindi con la possibilità di un reale controllo di questo grave fenomeno di delinquenza. Il decreto, infatti, consente di utilizzare norme già esistenti (ovvero l’art. 384 c.p.p. 3° comma) applicando il fermo che fino ad oggi era consentito soltanto per gravissimi reati quali, ad esempio, la rapina.
Rispetto alla previsione iniziale del decreto si è tolto il limite di 48 ore e sono sufficienti i meri indizi di colpevolezza anziché quelli gravi, precisi e concordanti, anche indipendentemente dal pericolo di fuga. Di talchè, nel pieno rispetto del dettato costituzionale, sarà possibile reprimere efficacemente comportamenti antigiuridici consentendo il fermo di teppisti anche al di fuori dell’immediatezza dell’evento.
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