Facce da calcio
Autori Mathias Braschler, Monika Fischer, edizioni Damiani Sport,
€. 29,90
Una straordinaria serie di 30 ritratti di campioni internazionali del mondo del calcio. Scattate immediatamente dopo il fischio finale, con una macchina fotografica per grandi formati. Le immagini testimoniano momenti di grande autenticità e di una impressionante intimità sul volto dei calciatori. I calciatori ritratti: Emmanuel Adebayor, Adriano, Asamoah, Michael Ballack, David Beckham, Gianluigi Buffon, Didier Drogba, Michael Essien, Luis Figo, Gennaro Gattuso, Alberto Gilardino, Zlatan Ibrahimovic, Kaka, Frank Lampard, Shunsuke Nakamura, Ruud van Nistelrooij, Pavel Nedved, Ji-sung Park, Lukas Podolski, Carles Puyol, Juan Roman Riquelme, Arjen Robben, Ronaldinho, Ronaldo, Wayne Rooney, Bastian Schweinsteiger, Andriy Shevchenko, Lilian Thuram, Fernando Torres, Zinedine Zidane.
Trenta facce di campioni
Anticamente si diceva che il volto è lo specchio dell'anima. E sui visi dei calciatori scorrono velocemente le emozioni come nuvole spinte dal vento: vittorie e sconfitte, rabbia e felicità, occasioni mancate e salvataggi miracolosi. Probabilmente i due giovani fotografi svizzeri Mathias Braschler e Monika Fischer se ne sono ricordati pensando a una maniera di celebrare i mondiali di calcio 2006. E hanno realizzato così Facce da calcio (88 pag, 30 ill., Damiani Sport, euro
29.90), trenta grandi fotografie di campioni del calcio ritratti subito dopo la fine della partita. Così gli autori, ben presto sostenuti idealmente nel loro progetto anche dalla Fifa, hanno intrapreso un viaggio attraverso il calcio di alto livello che li ha portati sui campi di calcio di tutta Europa, installando di volta in volta un piccolo studio mobile e apparecchi fotografici di grande formato per catturare l'istante successivo al fischio finale vissuto sui volti dei giocatori. Non c'è goccia di sudore, non c'è sentimento che resti nascosto. Si tratta di immagini di assoluta autenticità e di straordinaria intimità. Dalla fierezza guerriera di Drogba alla spaurita solitudine di Buffon, dalla carnagione chiarissima di Rooney allo spaventoso fermo immagine del tedesco Asamoah (preso nemmeno un minuto dopo il fischio finale dell'amichevole tra Schalke 04 e Galatasaray) poi tutti i più grandi, in pose insolite e curiose, come Ballack, Beckham, Adriano, Gattuso, Gilardino, Lampard, Ronaldo e Zidane. Per gli amatori e i dilettanti il fischio finale è il momento in cui si comincia ad assaporare il gusto delle interminabili recriminazioni (con inevitabili discussioni filosofiche) da spogliatoio mentre per i campioni la sconfitta o la vittoria segnano inevitabilmente il sentimento del post-partita. Come scrive Bobby Charlton nella prefazione
«Nel calcio, dolore e piacere sono molto vicini. Nessuno sport è più emotivo. Succede sempre qualcosa; un'azione segue l'altra. Questo stimola tantissimo sia i tifosi sia i giocatori. In qualsiasi momento, una partita può prendere una piega diversa. Se, alla fine la tua squadra perde, pare che il mondo congiuri contro di te. Se è andata bene, fai salti di gioia -se è andata male, ti affliggi. Non c'è via di mezzo. Il calcio non ti lascia mai indifferentemente, non lascia indifferente nessuno. Tanto più che il calcio unisce i popoli. Tutti possono giocare a calcio; non vi sono barriere néreligiose nè politiche».
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