Pallafatù - Il calcio visto da Taranto
A cura di Giuliano Pavone. Prefazione di Gianni Carrieri. Racconti di: Peppe Aquaro, Cosimo Argentina, Giuseppe Barbalucca, Giuseppe Campanelli, Carlo Caprino, Roberto Cardone, Mimmo Carrieri, Lucia T. Ingrosso, Giuliano Pavone, Leo Spalluto, Massimo Stragapede, Marco Tarantino. Disegni di Alessandro Guido. Teseo Editore, in collaborazione con Tarantonostra.com. Pp: 184. Prezzo: € 10,00
Presentato dal Gruppo Tifo è amicizia 1991, in collaborazione con la libreria Dickens giovedì 29 dicembre
Giuliano Pavone è nato a Taranto. E' scrittore e giornalista. Vive a Milano. Collabora con diversi periodici. Nel '99 ha pubblicato il saggio "Giovannona Coscialunga a Cannes" (ed. Tarab) e nel 2004 ha contribuito a fondare il trimestrale calcistico Linea Bianca (Limina).
Un' antologia dedicata al calcio e a Taranto. Ai tredici autori, tutti tarantini di nascita o di adozione, è stato semplicemente chiesto di misurarsi con questi due temi. Il risultato è eterogeneo e sorprendente. C'è chi ha lavorato di fantasia e chi ha raccontato la realtà, chi si è tuffato nel passato e chi si è concentrato sul presente. Alcuni hanno attinto alla tribolata storia del Taranto e al tifo rossoblu, sterminato serbatoio di parole, aneddoti, emozioni. Altri si sono dedicati al pallone, quello giocato in prima persona sui campi, campetti, palestre, strade e piazze della nostra città. Non manca neanche il punto di vista di chi non ama il calcio, ma che lungi dallo snobismo, coglie con acume i mille spunti che si celano dietro al rimbalzo di un pallone (dalla prefazione).
Il pallone racconta. Forse in questo caso sarebbe meglio dire ci racconta. Pallafatù è infatti non solo il calcio visto da Taranto, ma anche una parte di noi visti attraverso le lenti della passione per il Taranto. Impossibile non riconoscersi in questa carrellata di ricordi, ritratti, sogni (il calcio è ancora sogno per molti). Il calcio che si intreccia alla vita individuale e a quella collettiva (fatta si storie e di linguaggio). Un divertente corto circuito tra le due dimensioni. Ancora. Il calcio che ci rimanda alla nostra infanzia. E quindi alla nostra dimensione sentimentale. Una occasione che la nostra biblioteca - sempre attenta a quello che si muove dietro il calcio - del tifoso non poteva mancare. La nostra biblioteca come viaggio che continua ad esplorare questo nuovo feeling tra calcio, cultura e letteratura. Valore aggiunto dell'iniziativa la destinazione benefica di parte degli introiti della vendita del libro: "con pallafatù aiuti i bambini dei Paolo VI e della città vecchia". L'appuntamento, ancora una volta, si avvale della preziosa collaborazione della libreria Dickens. (tifo è amicizia 1991).
Gli autori sono : Peppe Aquaro, Cosimo Argentina, Giuseppe Barbalucca, Giuseppe Campanelli, Carlo Carpino, Roberto Cardone, Mimmo Carrieri, Lucia T. Ingrosso, Giuliano Pavone, Leo Spallato, Massimo Stragapede, Marco Tarantino.
Pallafatù è un'antologia dedicata al calcio e a Taranto, firmata da dodici autori, tutti tarantini di nascita o di adozione. Fra di essi figurano professionisti e dilettanti della parola scritta. Alcuni sono noti, altri sconosciuti, la maggior parte è di giovane età. Tutti sono armati di talento ed entusiasmo.
Fra i diciannove scritti, suddivisi in sette capitoli, c'è chi ha lavorato di fantasia e chi ha raccontato la realtà, chi si è tuffato nel passato e chi si è concentrato sul presente. Si parla di Taranto, certo, ma anche di calcio, e il calcio è universale. Difficile per qualsiasi appassionato di pallone non immedesimarsi in certe narrazioni. Alcuni racconti si rifanno alla tribolata storia del Taranto e al tifo rossoblù, sterminato serbatoio di parole, aneddoti, emozioni. Altri si concentrano sul pallone, quello giocato in prima persona su campi, campetti, palestre, strade e piazze della città. Non manca neanche il punto di vista di chi non ama il calcio ma che, lungi dallo snobismo del "ventidue scemi in mutande", coglie con acume i mille spunti che si celano dietro al rimbalzo di un pallone.
Il ricavato di Pallafatù servirà a finanziare attività di solidarietà sociale nel tarantino. Per la prima edizione sono stati prescelti due diversi progetti, promossi da altrettanti enti: l'ampliamento del servizio gratuito di asilo nido prestato dall'Ente Morale "Paolo VI" a Taranto Vecchia e la creazione di una piccola sala di incisione a cura del Comitato di Quartiere di Paolo VI, associazione "Venti del Sud".
Al di là di tutto ciò, Pallafatù è un esperimento editoriale o se si preferisce il tentativo di coronare dei sogni. Abbinare calcio, cultura e solidarietà, e farlo in una città dove librerie e biblioteche non sono né numerose né affollate. Unire enti e persone diverse, mettendo da parte divisioni e gelosie per lavorare al conseguimento di uno scopo comune. Dare visibilità a dei talenti, in un ambiente culturale che sembra stagnante ma che in realtà nasconde una dinamicità insospettabile.
Le premesse sembrano buone: prima ancora di essere dato alle stampe il libro è stato prenotato in centinaia di copie.
"Giocare a pallafatù" vuol dire calciare via il pallone a caso, senza un progetto preciso, ma "Palla, fa' tu!" è anche un'invocazione: riconoscere il potere universale del calcio e cercare di convogliarlo verso finalità positive:
«Abbiamo preso i nostri sogni e li abbiamo affidati al potere del pallone: palla, fa' tu!»
Per maggiori informazioni:
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