Calci e sputi e colpi di testa
Paolo Sollier nasce a Chiomonte in Provincia di Torino, nel gennaio del 1948. Rimane indimenticabile nella storia del calcio piu' per il suo impegno politico che per il suo talento.
Diventa famoso nel Perugia come centravanti tattico con una discreta tecnica: nel 1975 contribuisce con 7 gol alla promozione in serie A. E' tra i primi calciatori extraparlamentari che irrompono nel calcio sull'onda del post '68.
Barba e capelli lunghi, simpatie dichiarate per Avanguardia Operaia, pratica il culto dell'antipersonalita' rifiutandosi di concedere autografi ai suoi tifosi, la sua esultanza per i gol consiste nell'alzare il pugno.
Scrive un libro di riflessioni autobiografiche datata 1976: "Calci, sputi e colpi di testa".
Ora allenatore del San Colombano al Lambro, squadra lombarda che milita nel girone A del campionato nazionale dilettanti.
Dal libro l'unica cosa chiara e'che Sollier è anti-iuventino...
"Contesto me stesso...io da ragazzo ero profondamente iuventino, sono cresciuto con Sivori, Charles, Boniperti..so queste formazioni a memoria...non temo confronti su questo.
Continuo, alla radice del mio essere, a sentirmi iuventino, perche' se nasce da quando sei ragazzo questa cosa te la porti dietro, poi pero' subentra una critica...anch'io ho giocato contro la iuventus e ho visto l'arroganza del potere in campo. Percui la iuventus e' l'unica squadra che mi fa contento sia quando vince che quando perde".
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