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Una squadra di calcio, anzi due (una femminile) nel cuore del Brasile, che si chiami Taranto, non è una iniziativa esotica. È una delle tante iniziative di solidarietà che il calcio ispira. A Taranto come altrove. Un viaggio di piacere è stata l'occasione di un gesto semplice: l'invio di due completi di calcio (e qualche altro materiale prodotto dal club) per una squadra della favelas più popolosa di Rio de Janeiro, la quale aveva problemi di iscrizione al torneo interfavelas (manifestazione molto sentita) proprio legati all'assenza di un completo. Ben 160 mila abitanti stipati e arroccati su uno dei posti più belli di quella fantastica e contraddittoria città che è Rio. Una delle bidonville più grandi del Sud America. Dove povertà e delinquenza, ma anche tanta dignità e fermenti di ogni tipo, popolano le viuzze inespugnabili. Lì, un completo di calcio può essere davvero un regalo indimenticabile per tanti ragazzi e ragazze che crescono con il sogno del pallone sin da piccolissimi (non sono pochi i grandi giocatori che hanno i natali in queste città nelle città). La squadra della Rocinha, almeno per quest'anno, si chiamerà Taranto e vestirà di rossoblu (grazie anche all'interessamento di una guida turistica, ma soprattutto di una persona fantastica che ha agito da intermediario). Sul petto il nome del club. Un gesto di solidarietà che di per sé non dovrebbe avere altro commento, ma che ci piace riportare (insieme al servizio che il Corriere ci ha regalato) soprattutto per i nostri soci. Soprattutto per noi che quasi vent'anni addietro abbiamo deciso di creare un club, quale stimolo a continuare ad interpretare il calcio come un gioco eccezionale. Contenitore di passione e di grandi slanci. Di Tifo e di amicizia. Senza frontiere. Poi, se questa volta abbiamo privilegiato la patria del calcio, con la casualità che solo il bene può avere, un pizzico di emozione in più ci è scivolata sulla schiena. Anche perché nella lettera di quei ragazzi felici per un completo di calcio abbiamo visto il vero amore per questo gioco bellissimo. Senza retorica alcuna.
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